In natura le orchidee non hanno una grande quantità di elementi nutritivi a disposizione e sopravvivono con i pochi elementi che riescono a trovare nell'acqua piovana. Poichè le orchidee vengono normalmente collocate all'interno di supporti inerti e, perciò, privi di elementi nutritivi, la concimazione, vale a dire l'apporto di elementi nutrivi, diventa davvero fondamentale. I concimi da utilizzare per le orchidee devono essere idrosolubili, vale a dire solubili nell'acqua. Per favorire la ripresa vegetativa della pianta, si somministra all'orchidea una maggiore quantità di azoto (N) e cioè si usa la formula 30:10:10 (N:P:K) che vuol dire: 30 parti di azoto, 10 parti di fosforo (P) e 10 parti di potassio (K). Generalmente si effettuano uno o più interventi in primavera con questa combinazione. Per favorire una maggiore fioritura si diminuisce l'azoto e si aumenta il fosforo e il potassio e si usa pertanto la formula 10:30:20. Durante gli altri periodi si usa la formula bilanciata 20:20:20 o 18:18:18. Si possono utilizzare sia concimi da diluire nell'acqua di irrigazione che concimi che vengono somministrati per via fogliare.